L’argomento bollente è sempre il decreto uscito sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy denominato anche Decreto Salva-Conti, ovvero nuove regole per i crediti d’imposta su investimenti 4.0 e R&S.
Il decreto-legge n. 39 del 30 marzo 2024 introduce importanti novità per la fruizione dei crediti d’imposta su investimenti 4.0 e ricerca e sviluppo. Tra le modifiche più significative, l’articolo 6 introduce una nuova condizione di fruibilità che ha generato dubbi e perplessità tra le imprese.
Cosa cambia con l’articolo 6?
In precedenza, per fruire del credito d’imposta era sufficiente effettuare l’investimento e presentare la relativa comunicazione telematica. Con l’entrata in vigore del Decreto Salva-Conti, le imprese sono ora tenute a presentare una comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate prima dell’effettuazione dell’investimento. Tale comunicazione deve contenere diverse informazioni, tra cui l’ammontare complessivo degli investimenti, la presunta ripartizione del credito d’imposta negli anni e la relativa fruizione.
Quali sono le critiche alla nuova norma?
L’obbligo di comunicazione preventiva ha suscitato diverse critiche da parte delle imprese e dei professionisti. La principale preoccupazione riguarda l’incertezza che la nuova norma introduce nella fruizione del credito d’imposta. Infatti, la comunicazione preventiva non garantisce l’effettivo riconoscimento del credito, che rimane soggetto a verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, la procedura telematica per l’invio della comunicazione preventiva è risultata macchinosa e complessa, creando ulteriori difficoltà alle imprese.
Cosa fare per affrontare questo ennesimo cambiamento?
Le riviste di settore ne parlano come di un’ulteriore complicazione, mentre il nostro pensiero è di tutt’altra natura.
Noi di Economia Prima e Dopo crediamo che la comunicazione preventiva non sia un aggravio burocratico, bensì il frutto di una pianificazione che dovrebbe essere messa a sistema. Anche l’ultima circolare del Ministero spinge proprio al recepimento di questo concetto.
La verità è che abbiamo sempre pensato che il Ministero fosse un passo indietro rispetto al futuro, persino al presente, delle aziende e dell’imprenditoria, mentre invece sta dimostrando esattamente il contrario e questa è la riprova che attività del genere andrebbero inserite a regime a fronte di un sistema economico da normare.
“Non pianificare significa pianificare il fallimento“
Peter Drucker (teorico e consulente aziendale austriaco-americano, XX secolo)
Per concludere, le novità introdotte dal Decreto Salva-Conti in materia di crediti d’imposta richiedono un’attenta valutazione da parte delle imprese. È fondamentale informarsi correttamente e affidarsi ai giusti professionisti per ottenere le risorse che lo stato mette a disposizione.